Perchè donare?

Donare il sangue è un gesto di solidarietà… Significa dire con i fatti che la vita di chi sta soffrendo mi preoccupa.

Il sangue non è riproducibile in laboratorio ma è indispensabile alla vita Indispensabile nei servizi di primo soccorso, in chirurgia nella cura di alcune malattie tra le quali quelle oncologiche e nei trapianti.

Tutti domani potremmo avere bisogno di sangue per qualche motivo. Anche tu. La disponibilità di sangue è un patrimonio collettivo di solidarietà da cui ognuno può attingere nei momenti di necessità.

Le donazioni di donatori periodici, volontari, anonimi, non retribuiti e consapevoli… rappresentano una garanzia per la salute di chi riceve e di chi dona.

Alimentazione del Donatore di Sangue

I consigli della dietista per prepararsi al prelievo e per recuperare subito dopo
Siete alla vostra prima donazione e non sapete come comportarvi a tavola nelle ore precedenti e immediatamente successive? In questi casi il personale sanitario è sempre pronto a chiarire ogni dubbio, certo, ma vediamo di fare già qui un po’ di chiarezza. Ad esempio, la sera prima si può mangiare al fast food o sarebbe meglio preferire un pasto leggero? E dopo il prelievo sono consentiti cappuccino e brioche al bar? «In vista della donazione bisogna seguire la classica dieta mediterranea, cioè moderata, molto varia, povera di grassi, ricca di frutta e verdura» interviene la biologa nutrizionista e dietista Marialaura Ingenito. «Possiamo aggiungere fonti proteiche ricche in ferro e molti liquidi. Queste caratteristiche sono importanti soprattutto nei giorni precedenti la donazione e nel giorno stesso».
Prima della donazione, fai scorta di ferro
«Quando si dona il sangue – sottolinea la dietista – le riserve di ferro dell’organismo vengono temporaneamente diminuite. Ecco perché una dieta ricca in ferro può aiutare». A tavola, dunque, bisogna puntare su carne, pesce, legumi (fagioli, ceci, lenticchie), alcune verdure come spinaci, broccoletti, rucola e radicchio, nonché albicocche, nocciole e mandorle.
La sera prima evita fritti, salse e dolci
La sera precedente la donazione è consigliato mangiare cibi magri e leggeri. Un eccesso di grassi rischierebbe di far impennare i lipidi nel sangue interferendo con alcuni test che vengono fatti prima della donazione. «Attenzione quindi ai fritti, ai tagli di carni grasse, ai formaggi e ai salumi quali salame, pancetta e lardo», ammonisce Marialaura Ingenito. Per cena «meglio optare per un sano menù mediterraneo, con pasta o riso, più verdure e una porzione di carni bianche (pollo o tacchino) alla griglia o del pesce. Bisogna evitare accuratamente le salse tipo maionese, i gelati, la panna, i dolci. Infine sono ovviamente da bandire le cene ai fast food».Sì alla colazione prima della donazione
«Anche se molte persone preferiscono recarsi a stomaco vuoto per donare il proprio sangue, è bene ricordare che è possibile fare una sana colazione ricca in liquidi e povera in grassi», continua l’esperta.

Per fare qualche esempio, è meglio consumare spremute, succhi di frutta, tè poco zuccherato e fette biscottate, rinunciando invece a brioche, cornetti alla crema o cioccolato, perché troppo ricchi in grassi. È consigliabile evitare anche il latte e i latticini in generale.

«Secondo gli ultimi studi – aggiunge la dietista – anche uno snack salato negli attimi precedenti la donazione può aiutare a prevenire il calo di pressione arteriosa, quindi anche piccoli salatini possono aiutare, ovviamente sempre accompagnati da abbondante acqua».

Bere molta acqua!
Questa è una regola particolarmente importante sia prima che dopo la donazione. Il prelievo del sangue determina una perdita di liquidi per il nostro corpo che deve essere prontamente riequilibrata. «La mattina della donazione – sottolinea Ingenito – occorre bere molta acqua. Ottimi anche i succhi di frutta e le spremute, purché non zuccherate. Attenzione inoltre alle bevande ricche in caffeina, come caffè o bibite tipo cola: la caffeina ha un’azione diuretica e contribuisce a disidratare il nostro corpo. Quindi è sempre preferibile della semplice acqua fresca».

Dopo la donazione niente abbuffate!
Uno dei momenti più graditi ai donatori è sicuramente quello della colazione che viene offerta presso il Centro Trasfusionale subito dopo il prelievo per facilitare il recupero. Questo, però, non significa che bisogna lasciarsi andare senza freni, come ci ricorda la dietista.

«Dopo la donazione è bene idratarsi abbondantemente ed è possibile alimentarsi liberamente, senza esagerare con i cibi solidi. Mangiare troppo provoca un maggior richiamo di sangue a livello dell’apparato digerente cosa che, associata al salasso appena avvenuto, può causare una brusca caduta della pressione sanguigna».

Nei pasti successivi e durante la giornata, «cercate di bere qualche bicchiere di acqua in più del solito ed evitate alcolici di ogni tipo. Anche cibi come zuppe, minestroni, verdure e frutta possono aiutare a fornire liquidi. È consigliato inoltre evitare di fumare per circa due ore dopo la donazione, perché “potrebbe” causare vertigini o svenimenti». Fonte: