Perchè donare?

Donare il sangue è un gesto di solidarietà… Significa dire con i fatti che la vita di chi sta soffrendo mi preoccupa.

Il sangue non è riproducibile in laboratorio ma è indispensabile alla vita Indispensabile nei servizi di primo soccorso, in chirurgia nella cura di alcune malattie tra le quali quelle oncologiche e nei trapianti.

Tutti domani potremmo avere bisogno di sangue per qualche motivo. Anche tu. La disponibilità di sangue è un patrimonio collettivo di solidarietà da cui ognuno può attingere nei momenti di necessità.

Le donazioni di donatori periodici, volontari, anonimi, non retribuiti e consapevoli… rappresentano una garanzia per la salute di chi riceve e di chi dona.

E’ UTILE SAPERE ALCUNE COSE PRIMA DI DONARE…..criteri di esclusione permanente e temporaneo…consulta il Vademecum dell ‘AVIS SORA a cura della Dott.ssa Reale Loredana Microbiologo Virologo.

E’ UTILE SAPERE ALCUNE COSE PRIMA DI DONARE

Chi può donare

Condizioni di base per il donatore:

Età:

compresa tra 18 anni e i 60 anni (per candidarsi a diventare donatori di sangue intero) , 65 anni (età massima per proseguire l’attività di donazione per i donatori periodici), con deroghe a giudizio del medico

Peso:

Più di 50 Kg

Pulsazioni:

comprese tra 50-100 battiti/min (anche con frequenza inferiore per chi pratica attività sportive)

Pressione arteriosa:

tra 110 e 180 mm di mercurio (Sistolica o MASSIMA)

tra 60 e 100 mm di mercurio (Diastolica o MINIMA)

Stato di salute:

Buono

Stile di vita:

Nessun comportamento a rischio

Auto esclusione:

E’ doveroso autoescludersi per chi abbia nella storia personale:

•assunzione di droghe

•alcolismo

•rapporti sessuali ad alto rischio di trasmissione di malattie infettive (es. occasionali, promiscui, …)

•epatite o ittero

•malattie veneree

•positivit per il test della sifilide (TPHA o VDRL)

•positività per il test AIDS (anti-HIV 1)

•positività per il test dell’epatite B (HBsAg)

•positività per il test dell’epatite C (anti-HCV)

•rapporti sessuali con persone nelle condizioni incluse nell’elenco.

L’intervallo minimo tra una donazione di sangue intero e l’altra è di 90 giorni.

La frequenza annua delle donazioni non deve essere superiore a 4 volte l’anno per gli uomini e 2 volte l’anno per le donne.

Come Donare

Donazione tradizionale

Consiste in un prelievo di circa 420-450 cc di sangue che verrà successivamente analizzato e frazionato nelle sue componenti principali: globuli rossi, piastrine e plasma.

Raramente ormai, si utilizzano unità di sangue intero poiché si preferisce trasfondere al ricevente solo la componente di cui necessita, evitando da un lato di gravare l’organismo con sostanze in eccesso e dall’altro di sprecare elementi oggigiorno cosí preziosi e carenti. ( presso l Ospedale di Sora è possibile fare solo questa tipologia di donazione).

Plasmaferesi

Viene eseguita con un’ apparecchiatura dotata ovviamente di circuiti sterili e monouso.

Questo tipo di donazione permette di prelevare solo Plasma (la componente liquida del sangue) dal donatore.

La procedura dura circa 30 minuti e può essere effettuata con maggior frequenza poiché il plasma (con le sostanze in esso contenute) viene prontamente ripristinato nel nostro organismo: proprio per questo un individuo maschio può donare plasma 1 volta al mese, una donna ogni 2 mesi.

Citoaferesi

Il prelievo di sole piastrine viene effettuato con un’apparecchiatura detta separatore di cellule.

Tramite un unico ago monouso (come per le altre donazioni) vengono prelevate solo le piastrine, che poi dovranno essere usate entro 5gg. dal prelievo.

La procedura è un po’ più lunga rispetto alla donazione tradizionale: da 1 a 2 ore di prelievo. Tale tipo di donazione non è più gravoso per l’organismo rispetto ad altri tipi.

Esami di controllo

Ad ogni donazione parte del sangue donato viene utilizzata per eseguire una serie di esami che hanno lo scopo di tenere sotto controllo la salute del donatore.

Domande e risposte

Donare sangue è dannoso per la salute?

Grazie all’accurata selezione per un adulto sano la donazione di sangue non comporta alcun rischio. Esistono precise disposizioni che regolano la raccolta del sangue:

•la quantità del sangue che viene prelevata mediamente ad ogni prelievo è minima ed è stabilita per legge in 450 centimetri cubi +/- 10%.

•Tra una donazione di sangue intero e l’altra devono trascorrere almeno 90 giorni.

•La frequenza annua delle donazioni di sangue intero non deve essere superiore a 4 nell’uomo e a 2 nelle donne in età fertile.

•I controlli e le visite periodiche effettuate a ciascun donatore prima di ogni donazione sono uno strumento di medicina preventiva, a tutela dello stato di salute generale del donatore.

Per le donne (già soggette alla perdite del ciclo mensile) donare sangue non è dannoso?

La donazione di sangue per le donne non ha alcuna controindicazione. Tuttavia in virtù delle perdite legate al ciclo mensile le donne in età fertile possono effettuare solo un massimo di due donazioni di sangue intero l’anno. Il monitoraggio costante della emoglobina, effettuata prima di ogni donazione, e del ferro, tutelano la salute delle donatrici

Le donne risultano essere particolarmente “adatte” alla donazione di plasma in aferesi che non incide assolutamente sui globuli rossi ed il ferro.

Bisogna essere a digiuno per donare sangue?

Il mattino del prelievo è preferibile essere a digiuno o aver fatto una colazione leggera a base di frutta fresca o spremute, thè o caffè poco zuccherati, fette biscottate e marmellata.

Le donne che hanno in corso una terapia anticoncezionale non devono sospenderne l’assunzione quotidiana.

La privacy dei risultati delle mie analisi è garantita?

SI

Il segreto medico e la legge sulla “Privacy”, che individua le “figure” responsabili al trattamento dei dati in questione assicura la massima discrezionalità e segretezza di tutti gli aspetti sanitari e dei risultati delle analisi effettuate.

Quali vantaggi ho ad iscrivermi all’AVIS?

AVIS SIRA propone screening gratuiti, gite sociali, eventi meravigliosi, corsi di FORMAZIONE, convenzioni e molto altro ancora…..

Un nostro slogan recita “donare sangue: una scelta per gli altri, una scelta per se stessi”. A livello individuale si ha la gratificazione morale di concorrere alla soluzione di un grave problema e l’orgoglio di appartenere ad una componente attiva del volontariato socio-sanitario, decisiva per la costruzione del sistema trasfusionale. Inoltre, donare regolarmente sangue garantisce al donatore un controllo costante del proprio stato di salute attraverso visite mediche ed accurati esami di laboratorio, eseguiti ad ogni prelievo.

Perchè i donatori sono “periodici”?

Perché l’obiettivo primario e fondamentale è la SICUREZZA

L’attività di AVIS è finalizzata a promuovere una donazione “sicura” del sangue e a rispondere efficacemente alle esigenze dei bisogni mirati e quindi programmati dei Servizi Trasfusionali, in funzione dell’obiettivo della “sicurezza”. L’AVIS annovera tra le proprie file solo donatori periodici cioè donatori che ad intervalli regolari si recano presso le strutture trasfusionali per donare il loro sangue.

A differenza dei donatori occasionali i donatori periodici sono molto controllati dal punto di vista medico, vengono costantemente sottoposti ad un’accurata visita e ad attenti controlli sul loro sangue e poiché la loro scelta di donare è libera, non condizionata da altri fattori come quelli emozionali, risultano molto più affidabili dei donatori occasionali. I donatori Avis sono inoltre anonimi, volontari non retribuiti, responsabili.

Il ricorso ai donatori periodici consente inoltre:

•maggiore programmazione della raccolta del sangue

•possibile “conversione” dalla donazione tradizionale di sangue intero a quella differenziata mediante aferesi

•gestione anche delle situazioni di urgenze – emergenze

•di effettuare educazione sanitaria e promozione della salute

Con quale denaro funziona l’AVIS?

L’AVIS è una associazione di volontari: nessun socio impegnato nell’associazione a qualunque titolo e con qualunque funzione, percepisce compensi. Sono stipendiati invece i dipendenti che svolgono un lavoro permanente nell’associazione.

L’Avis sostiene economicamente la propria azione (spese per la promozione della donazione, per l’invio dei donatori alle strutture Trasfusionali e/o per la raccolta diretta delle unità di sangue, ecc.) con i rimborsi, stabiliti da un decreto ministeriale ed erogati, per convenzione, dalle Aziende Sanitarie e/o Ospedaliere.

Altre fonti di finanziamento sono costituite da contributi di Enti Locali, donazioni private e devoluzione del 5 per mille dell’ IRE.

Ogni anno sento parlare di carenza estiva, ma non ci pensano i donatori?

La carenza di sangue nei mesi estivi è purtroppo un dato di fatto: in Italia, ed in particlar modo nelle grandi metropoli come Roma, in questi mesi, ma sempre più anche nel corso dell’intero anno, si rilevano fortissime diminuzioni nella raccolta di sangue mentre il bisogno di emocomponenti rimane stabile o, addirittura, aumenta.

La partenza per le vacanze contribuisce a interrompere i consueti flussi di raccolta.

E’ necessario quindi disporre di un adeguato numero di donatori periodici sui quali poter contare tutto l’anno, festività e vacanze comprese.

Per questa ragione AVIS, da anni ha avviato un’attività di sensibilizzazione per cercare di garantire l’afflusso dei donatori a intervalli regolari presso le strutture trasfusionali, e ridurre il ricorso alle donazioni occasionali e sostitutive.

Cos’è la donazione di plasma mediante aferesi?

Oggi è possibile effettuare diversi tipi di donazione: oltre a quelle tradizionale di sangue intero, si possono effettuare donazioni mirate (dette aferesi) cioè solo di alcuni componenti del sangue e, tra questi, il plasma.

Nell’aferesi (termine greco che significa l’atto del “portar via”), attraverso l’uso di separatori cellulari, si ottiene dal sangue del donatore soltanto la componente ematica di cui si ha necessità (plasma, piastrine,…), restituendogli contemporaneamente i restanti elementi. Ciascun separatore cellulare centrifuga o filtra il sangue che defluisce da un braccio del donatore trattenendo il componente ematico necessario e restituendogli il rimanente.

Si parla di plasmaferesi se si prelava solo plasma, di piastrinoaferesi se si prelavano solo piastrine, di plasmapiastrinoaferesi se si prelavano plasma e piastrine, ecc.

Una volta raccolto, il plasma viene conservato diversamente dal sangue intero e dai concentrati di globuli rossi, essendo congelato (se a temperatura inferiore a – 30° C) può essere utilizzato per un periodo massimo di 12 mesi.

Il sangue è composto per il 45% circa di cellule, la parte corpuscolata, e per il 55% circa di plasma, la parte liquida.

Le funzioni del plasma sono numerose: mantiene costante il volume di sangue circolante, porta ai tessuti e alle cellule sostanze prevalentemente di tipo nutritivo e di regolazione (ormoni, vitamine), raccoglie tutte le sostanze di rifiuto derivanti dal metabolismo delle cellule e le elimina attraverso i reni e il sudore, interviene nei processi di difesa immunologica e nella coagulazione.

La donazione in aferesi è totalmente sicura: avviene con kit sterili e monouso come la donazione tradizionale, ma può essere effettuata solo presso i centri trasfusionali:quindi, se vuoi diventare donatore di sangue in aferesi, contatta l’AVIS della tua città per sapere quali sono i centri abilitati a questa metologia di donazione.

Donando sangue, a chi salvo la vita?

Il sangue è un fluido viscoso costituito da:

•globuli rossi

•globuli bianhi

•piastrine

•plasma (liquido costituito da acqua per il 90%, da proteine per il 6-8% e da elettroliti per il 2-4%)

Per la loro funzione vitale il sangue e i suoi componenti trovano un ampio impiego terapeutico, vengono infatti utilizzati per la cura di numerose patologie e in alcuni casi di emergenza rappresentano un rimedio indispensabile per la salvezza della vita del paziente.

I globuli rossi

Grazie a una proteina in essi contenuta – l’emoglobina – i globuli rossi svolgono un’importantissima e vitale funzione: trasportare l’ossigeno dai polmoni ai tessuti. Vengono trasfusi in caso di grave anemia conseguente a:

•leucemie

•tumori solidi

•emorragie acute

•interventi chirurgici

•difetti congeniti come la talassemia

Le piastrine

Intervengono per prime nel processo di emostasi: depositandosi sul vaso leso, formano un aggregato che arresta la fuoriuscita di sangue.

Vengono trasfuse in caso di riduzione numerica conseguente a:

•leucemie

•tumori solidi

Il plasma e i suoi derivati

Il plasma, congelato subito dopo il prelievo e scongelato al momento della trasfusione, viene utilizzato in casi rari, ma di estrema gravità clinica come deficit di fattori della coagulazione.

I farmaci plasmaderivati (albumina, immunoglobuline generiche e specifiche, fattori della coagulazione) sono, invece, il risultato della lavorazione industriale del plasma e costituiscono, in alcuni casi, dei farmaci salvavita. Le principali indicazioni sono:

•emofilia

•malattie del fegato

•deficit immunologici

•profilassi delle infezioni (come tetano ed epatite B)

Sono microcitemico, posso donare il sangue?

Sì, puoi donare il sangue ma con una frequenza inferiore rispetto ad un donatore non microcitemico.

Fonte: CNS, AVIS NAZIONALE, Donatori San Marco

Cari Saluti
Il Segretario
Dott.ssa L. Reale
(Microbiologa e Virologa)